mercoledì 26 settembre 2018

L'isola della perfezione

Amo allontanarmi. Nascondermi nei luoghi più lontani per stare in silenzio.
Per stare con me.
Quel giorno sdraiata nel prato osservavo il cielo e mi facevo piacevolmente distrarre dai giochi di una famiglia felice.
Guardavo i bambini correre, ridere mentre la mamma ed il papà si abbracciavano felici.
Non so perché ma in quel momento ho pensato a te.
Negli ultimi giorni in fondo sto pensando solo a te. Da quell'istante in cui ti ho incrociato per la prima volta.
Certe affinità sembra impossibile trovarle con persone sconosciute.
La famigliarità di quegli occhi che mai avevo incontrato, di quella voce che mai avevo sentito.
La confidenza di giocare, di ridere e scherzare.
L’impressionante comprensione nel parlarci in una lingua che non è la mia, non è la tua.
Il tuo sorriso da angelo, con l’ingenuità di chi viene dalle montagne e la felicità di chi ha imparato a vivere.
Il tuo pallore così poco freddo ed il tuo corpo che, a prescindere da come andrà e da cosa ne sarà, è stato uno dei luoghi più belli che io abbia visitato.
Sei l’isola della perfezione, il posto dove non esiste il passato e dove non porto i pensieri.

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